La trasformazione digitale non riguarda solo la tecnologia. È un cambiamento culturale che coinvolge l’azienda a 360⁰, per creare una migliore customer experience e diventare più resiliente e competitiva in un mondo digital-first. Una strategia di trasformazione digitale di successo deve includere anche le persone, i dati e i processi.
Raggiungere il successo, però, non è cosa facile. Dai dati raccolti fin dagli anni ’70 sulle iniziative di trasformazione aziendale, in particolare nei progetti di riorganizzazione, si nota come il tasso di fallimento oscilli tra il 60% e il 70%. Ma di questa situazione abbiamo esempi in tutte le epoche. Infatti, c’è stato un momento in cui le macchine a vapore, le catene di montaggio e i computer erano tutte nuove tecnologie e le persone sono dovute uscire dalla loro zona di comfort non solo per imparare ad utilizzarle, ma anche per accettarle e solo questo passaggio ha permesso che l’innovazione e le potenzialità di queste nuove tecnologie si diffondessero.
Non c’è dubbio che il futuro sia digitale. La trasformazione digitale non è più un optional ma un passo necessario che qualsiasi azienda deve compiere per essere competitiva e realizzarla non è semplicemente un’iniziativa gestibile dal responsabile IT aziendale quando presente.
La digitalizzazione – e fondamentalmente qualsiasi trasformazione aziendale – riesce meglio quando ogni parte dell’organizzazione, compresi i suoi partner esterni e i clienti, è agile e interconnessa: i dirigenti devono assicurarsi che informazioni di qualità circolino attraverso l’intero ecosistema aziendale, permettendo a tutti i partecipanti di interagire per sviluppare gli obiettivi individuati.
Quindi, come si arriva a questo stato agile e interconnesso? Quali consigli possono aiutarvi a tracciare una tabella di marcia per la trasformazione aziendale e a migliorare le vostre possibilità di successo?
Poiché software e nuove tecnologie sono il cuore di una trasformazione digitale, alcune aziende hanno affrontato il cambiamento come se si trattasse semplicemente di un aggiornamento informatico una tantum, ma questo non è l’approccio migliore. Le aziende che ottengono i risultati più efficaci e rapidi dalla loro trasformazione la vivono come un percorso, con molte tappe lungo il cammino, che inizia con l’analisi e l’autovalutazione. Cercano consigli e si avvalgono di competenze specifiche da parte di fornitori di software e da esperti di ogni area del loro business e comunicano i traguardi intermedi e i benefici fin dall’inizio, sia ai clienti che al personale.
Ma prima di compiere una serie di passi verso la trasformazione tecnologica, le migliori aziende definiscono innanzitutto un progetto culturale e strategico e una solida tabella di marcia. I sette passi che seguono sono i primi necessari per garantire una strategia di trasformazione digitale di successo.
Il primo passo è quello di verificare le risorse e i sistemi aziendali esistenti per determinare le vostre capacità tecnologiche. Questo è anche il momento di analizzare la vostra concorrenza, il vostro mercato di riferimento e dove vi posizionate attualmente. Quali sono le tendenze? Quali sono le opportunità che potete cogliere in questo momento? Su quale aspetto avete più bisogno di lavorare? Quali sono i rischi prevedibili per il vostro business? E soprattutto, quali piani d’intervento avete per affrontarli?
Questo è anche un buon momento per esaminare la vostra attuale forza lavoro e vedere dove possono esserci lacune nelle competenze o possibilità di formazione e aggiornamento.
Migliore è il quadro che avete della vostra azienda – e dei suoi attuali punti di forza e di debolezza – e più sarete in grado di prendere decisioni consapevoli sulle tecnologie necessarie per la vostra trasformazione digitale.
Gli indicatori chiave di performance (Key Performance Indicators o KPI) costituiscono le fondamenta per la trasformazione culturale e tecnologica di qualsiasi azienda. Piuttosto che obiettivi generici come “essere più resilienti” o “migliorare la produttività”, i KPI indicano traguardi definiti e raggiungibili per il processo di trasformazione. Quando si impostano i KPI, è importante essere innanzitutto realistici e confrontarvi con tutti i dipartimenti e le funzioni all’interno della vostra azienda per essere sicuri di comprenderne appieno l’impatto e il potenziale.
Sappiamo che la trasformazione digitale è un processo e non avviene dall’oggi al domani, tuttavia i dirigenti dovrebbero dimostrarne il valore il prima possibile. Il modo migliore per ottenere velocemente un risultato è spesso quello di identificare quei processi all’interno dell’azienda che potrebbero fornire il maggior aumento del profitto (o calo delle perdite) o contribuire in maniera più significativa ad una maggiore soddisfazione del cliente.
Quando si tratta di strategia di trasformazione digitale, non è l’implementazione delle tecnologie in sé a causare problemi, ma la pianificazione miope, la scarsa comunicazione.
Le aziende tradizionali funzionano spesso a compartimenti stagni, in cui ogni ufficio lavora senza sapere cosa fanno i colleghi. Al contrario, i concetti fondamentali alla base della trasformazione tecnologica aziendale sono la connettività e l’agilità. Le organizzazioni altamente interconnesse sono meglio in grado di lavorare velocemente e di adattarsi alle circostanze mutevoli e si dimostrano più resilienti delle aziende con dipartimenti-silos.
Il superamento della logica a silos e dei processi scollegati deve scaturire da una mentalità aperta da parte di proprietari, manager e leader, dalla collaborazione in tutta l’azienda e da un impegno reale verso il cambiamento.
Un’efficace gestione e analisi dei dati può migliorare una serie di operazioni e favorire una trasformazione aziendale più fluida ed efficiente. Affinché la trasformazione digitale abbia successo, le aziende devono prima chiarire i loro processi di gestione e adottare misure per garantire che i dati siano sicuri, disponibili e accurati.
Naturalmente, se le attuali pratiche di gestione dei dati non sono all’altezza, ciò non significa che non si possa procedere con le iniziative di trasformazione digitale. Significa solo che dovrete lavorare a stretto contatto con il vostro fornitore di software e con il responsabile interno dei dati per assicurarvi di impostare validi protocolli di controllo dei dati fin dall’inizio del progetto.
Jeff Bezos di Amazon sottolinea che: “Se scontenti i clienti nel mondo fisico, ognuno di loro potrebbe dirlo a sei contatti. Se lo fai su Internet, ognuno di loro può dirlo a seimila”. Un driver primario per la trasformazione digitale è trovare modi migliori per attrarre, fidelizzare e coinvolgere i clienti, adottando soluzioni digitali per rendere la loro esperienza più gratificante e personalizzata. Una buona strategia di marketing e comunicazione nella fase iniziale può aiutare a garantire che i vostri clienti guardino positivamente al futuro digitale della vostra azienda e che ne comprendano i benefici e le nuove possibilità. In questo modo, si favoriscono recensioni e post sui social media che aiutino a sostenere la vostra iniziativa di trasformazione digitale, piuttosto che a stroncarla inaspettatamente.
Oltre alle informazioni che avete raccolto fino a questo punto, è importante rispondere a queste domande su come avverrà la trasformazione
Un piano di trasformazione digitale fornisce il quadro strategico per aiutarvi a capitalizzare le opportunità e a velocizzare i nuovi sistemi e processi.
Una Società di consulenza specializzata nella gestione del cambiamento come kmsenpai può aiutarvi a preparare e implementare il vostro piano di trasformazione digitale. Questo significa non solo aiutarvi a integrare un nuovo software o altri strumenti digitali, ma lavorare con voi per ottimizzare i vostri processi aziendali e identificare nuovi modelli di business. Il supporto e le soluzioni su misura per la vostra azienda vi aiuteranno ad ottenere il miglior ritorno sul vostro investimento, per adeguarvi più rapidamente all’evoluzione delle esigenze dei clienti e per essere più agili e reattivi sia rispetto alle opportunità che agli ostacoli.