Articolo di
Giuseppe Segalla
2 min reading
Il proverbio lo conosciamo tutti, “chi più spende meno spende”. Il significato è molto semplice: chi spende di più e acquista cose affidabili e di qualità ha meno probabilità di andare incontro a problematiche che porteranno a ulteriori spese, rendendo vano il risparmio iniziale.
Basare la propria scelta sul prezzo di acquisto è spesso fuorviante, e un’analisi corretta dovrebbe prevedere la valutazione dei costi che andremo a sostenere nel periodo di utilizzo del bene o servizio, ovvero il Total Cost of Ownership (TCO).

I 3 fattori per valutare il Total Cost of Ownership
Il primo fattore da valutare è interno all’azienda ed è riferito ai reali bisogni. Per essere realisti è necessario, infatti, riflettere con i propri colleghi e considerare alcuni parametri per una completa valutazione del Total Cost of Ownership.
Il costo di gestione di un bene o servizio è sempre influenzato da fattori legati a costi diretti, costi gestionali e rischi associati alla fornitura.
- Costi diretti. Vengono generalmente considerati in qualsiasi transazione commerciale fra clienti e fornitori; normalmente, infatti, nessuno dimentica i costi associati a trasporti, imballi, termini di pagamento, oneri doganali.
- Costi gestionali. Negli activity costs vanno considerati tutti i costi che è necessario sostenere ancor prima di effettuare il primo ordine, definiti generalmente costi di pre-ordine.
Ovviamente, nel caso del lancio di un nuovo fornitore ad essi vanno sommati i costi di esercizio che sosteniamo per l’acquisto del bene/servizio (emissione di un ordine, gestione della conferma, consegna della merce ordinata, controllo quantità e qualità, controllo fattura fornitore con ordine acquisto e consegna, pagamento).
Nella scelta del fornitore è necessario valutare i costi indiretti, vale a dire:
- rispetto dei tempi di consegna e dei relativi solleciti, che causano dei costi extra derivanti dalla pesante gestione;
- consegna di prodotti coerenti con le specifiche dell’ordine;
- stock di sicurezza per evitare interruzioni produttive dovute a problematiche nelle consegne.
- Fattori di rischio correlati alle caratteristiche del fornitore:
- situazione economica/finanziaria;
- numerosità dei clienti del fornitore;
- struttura organizzativa delle Operations;
- livello di competenza nel realizzare il prodotto/servizio;
- disponibilità alla collaborazione;
- rispetto delle norme in materia di sicurezza.
È necessario, quindi, anche per i fattori di rischio dotarsi di una griglia di valutazione esaustiva che consenta, in maniera realistica e pragmatica, di valutare l’impatto dei diversi fattori e di effettuare una completa valutazione del Total Cost of Ownership.
Ora che conosci le buone pratiche, è tempo di mettersi al lavoro. kmsenpai è impegnata da oltre 20 anni nei processi di cambiamento della cultura delle organizzazioni. Sei interessato al TOTAL COST of OWNERSHIP e vuoi sapere cosa possiamo fare per aiutarti contattaci, o richiedi l’approfondimento cliccando sul pulsante sottostante.
Condividi questo articolo